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WRC Monte-Carlo 2022: il punto di Vittorio Caneva

Il mondiale Rally 2022 è iniziato non senza colpi di scena. Vittorio Caneva fa il punto suLla gara che è stata.

Vittorio Caneva analizza la prima gara del Mondiale Rally WRC 2022 appena svoltasi nel principato monegasco.
“La cosa più difficile dopo questo MONTECARLO è stato il cercare di essere obiettivo. Mi sono entusiasmato anche se devo dire, e avevo detto in precedenza, che del Montecarlo ormai non è rimasto quasi nulla, tutto questo in funzione di auto che di auto ormai hanno ben poco, si sacrifica il percorso per far correre delle auto che oltre ad essere inguidabili sono anche troppo performanti e diciamolo pure pericolose.
Ha vinto LUI, come in un sogno siamo tornati indietro di 20 anni, vedere ancora il suo nome al top della classifica mi ha emozionato, più di quando lui lottava contro un solitario Hirvonen a bordo di una Citroen che sembrava volare. Stavolta ha vinto sbagliando e ha vinto perchè l’altro ha sbagliato, ma non importa nulla… Ha vinto. (punto). Grande e basta.
Quello che invece mi ha lasciato perplesso sono state le prestazioni degli altri, smarriti, persi nei meandri di una gara che tanto diversa dai Montecarlo standard non è poi stata. L’unico veramente intelligente è stato Breen che da formichina, tranquilllo tranquillo è arrivato subito dietro gli altri. Nebbia bassa in casa Hyundai insisto che i piloti non stanno interpretando molto bene il loro ruolo e mettere in pista due piloti indecisi con un giovanissimo forse non è stato così redditizio come magari aver tenuto qualche pilota che in precedenza avevano mandato a casa. Si la macchina di qua e la macchina di là, ma mi pare che ogni gara sia la stessa solfa, uno sbatte di qua e di là, l’altro ne fa di tutti i colori e il giovane va da giovane e forse non tutti i giovani sono così talentuosi come si crede, mi chiedevo ultimamente se per andar forte bisogna essere per forza figlio di qualcuno, una triste storia che andava di moda anche ai miei tempi….
Alla fine sarò smentito ma Loeb e Ogier sono due grandissimi talenti, il resto, almeno per questa gara assomiglia a quando prendo una mazza in mano e credo di essere Tiger Woods. Dalla prossima gara tutto cambia di sicuro, i due vecchietti non ci saranno e le classifiche sicuramente premieranno qualcun altro, ma i miei dubbi restano…. Buona Notte”
Vittorio Caneva

Grande appassionato di rally fin dal 1972, partecipa ai primi rally nel 1976 con una Fiat 127 Gr. 2 per poi passare a VW Golf GTI e Opel Kadett GTE. Corre nel Trofeo A112 diventando pilota ufficiale Jolly Club. Passato successivamente a Citroen viene ingaggiato nel campionato italiano a bordo della Visa Gruppo B. Dopo diverse esperienze approda al Campionato del Mondo Gruppo N con Lancia. Terminata la carriera da pilota diventa tutor di numerosi piloti di successo, tra i quali Piero Liatti e Gigi Galli. Nel 1989 fonda la Caneva Rally School, scuola leader nel mondo che ha contribuito alla crescita dei migliori piloti rally nel mondo.

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