Analizziamo insieme alcuni spunti dedicati a chi sia alla ricerca di uno Sponsor per correre nei Rally
Diamo il via con questo articolo ad una nuova sezione dedicata al Marketing nei Rally con l’obbiettivo di fornire strumenti utili a chi sia alla ricerca di Sponsors per correre nei Rally (e Motorsport in generale).
SPOILER: sviluppare un rapporto di Sponsorizzazione richiede tempo, studio e impegno. Ma ottenere buoni risultati è ancora possibile.
Come faccio a trovare uno Sponsor? Che cosa gli offro?
Iniziamo con una premessa: non ci piace usare la parola “sponsorizzazione”, preferiamo invece, e useremo, la parola “collaborazione“, oppure “partnership”. Può sembrare una differenza minimale, ma fa la differenza nell’approccio alla questione e individua in maniera ben chiara quale debba essere il risultato: fornire un servizio di reale valore da vendere all’azienda interessata con l’obbiettivo finale di fargli incrementare il fatturato, come una vera società di consulenza, puntando su marketing e/o servizi.
Lo diciamo subito: il mondo delle sponsorizzazioni non è più quello di una volta fatto di soli adesivi sulla macchina e gestioni finanziarie discutibili. Il mondo è evoluto, esiste ancora un mercato per le sponsorizzazioni e vivere di Motorsport, lavorando correttamente, è ancora possibile.
Forse, ora più che mai, grazie anche alle nuove tecnologie, agli strumenti gratuiti che internet offre a tutti accessibili, alla facilità di sviluppare una buona rete di contatti, è possibile realizzare collaborazioni di valore con brand e imprese.
Che cosa posso offrire ad un’Azienda/Brand, che sia di reale valore e che possa essere acquistato (sfruttando i Rally)?
Questa è la prima domanda che dobbiamo porci. Perché la sponsorizzazione non può essere considerata un favore che un’azienda fa nei nostri confronti solo perché pratichiamo (per noi) lo sport più bello al mondo e abbiamo “diritto ad essere sponsorizzati”. Dobbiamo realizzare un prodotto di valore, da offrire e vendere.
Ragionare come un’Azienda per creare un prodotto di valore
B2B, Business to Business: è questo l’approccio che ci piace individuare per parlare di collaborazioni. Noi siamo un’azienda, che ha un prodotto con determinate caratteristiche, determinati numeri e di conseguenza valore, che può essere venduto ad un’altra azienda che vuole incrementare il proprio fatturato. Un prodotto che gli conviene rispetto ad altre opzioni.
Come possiamo aiutare un’Azienda?
- dando visibilità al Brand o direttamente ai suoi prodotti
- offrendo servizi (per i suoi clienti/dipendenti o per l’azienda stessa, servizi di marketing, di consulenza)
- occupandoci direttamente della vendita dei suoi prodotti e aiutandola a sviluppare la sua rete di vendita
Qual è il valore dei servizi che offriamo?
- quanto dovrebbe pagare quell’azienda per avere del personale interno che faccia lo stesso che offriamo noi?
- quanto pubblico raggiungiamo con i servizi che offriamo? Quanto pagherebbe per raggiungere le stesse persone usando un mezzo differente?
- quanto l’azienda dovrebbe pagare per usufruire di servizi analoghi? Vedi realizzare eventi.
- riusciamo a stimare un aumento diretto del fatturato grazie alla nostra collaborazione?
- quanto generalmente pagano brand concorrenti per servizi analoghi?
Questi sono solo alcuni spunti, alcune domande che dobbiamo porci per capire in che direzione muoverci per progettare e creare un prodotto credibile, che abbia un valore reale.
Partire da se stessi per offrire un prodotto credibile
Non si sta parlando solo di Personal Branding in questo titolo. Essere credibili è il primo obbiettivo da raggiungere per creare un rapporto collaborazione e fiducia con un’azienda.
In fase di progettazione dell’offerta, soprattutto quando si è all’inizio e si stanno realizzando le prime proposte di collaborazione, è fondamentale chiedersi: che cos’ho che posso offrire? Quali sono i miei punti di forza personali da cui posso partire? In cosa sono bravo? Alcune risposte potrebbero essere: sono bravo a realizzare video, ho molti contatti in un particolare settore, sono bravo a creare connessioni tra persone, sono bravo a intrattenere il pubblico e non avrei difficoltà a gestire un evento aziendale, ecc…
Prima di cercare l’impossibile, la strategia più semplice è partire dalle cose che si hanno a disposizione, per poi nel tempo arricchire l’offerta grazie a competenze acquisite o professionisti che possano essere integrati nel progetto. Tutto questo dovrà chiaramente essere “confezionato” e proposto nella forma corretta.
Questo è l’approccio di tipo aziendale che ci piace insegnare ai nostri allievi, che condividiamo con i nostri clienti e che noi stessi usiamo per offrire ogni giorno ai nostri partner prodotti di qualità ed efficacia.